Don’t miss walking the impressive causeway from the mainland to Castel dell’Ovo (egg castle).Legend has it that Roman poet Virgil hid a magic egg inside its first incarnation around 50 BC.
West of the imposing Ovo Castle lies the Chiaia quarter, which used to be all about its art galleries. Now, a sprouting of dinky aperitivo bars that may be small in size, but are big in stature, have transformed these cobbled streets into a buzzing hub dubbed the “baretti” (small-bar zone). Head out around 7pm for the aperitivo hour and eat something different with every drink. CIAO!
“Mi rifiuto di”, è il titolo del primo libro di Sabrina Vitiello, edito da Marchese Editore,
presentato in anteprima il 15 ottobre nell’ambito della manifestazione “Porte aperte al PLART”,
presso la fondazione PLART in occasione della giornata del contemporaneo promossa da AMACI.
Con l’autrice hanno discusso Sergio Fedele dell’associazione “Napoli Punto e a Capo”, Marco Lombardi, giornalista de Il Messaggero, il critico d’arte Marco Petroni e Francesco Iacotucci, Presidente dell’ Asia Napoli Spa
“Mi Rifiuto di” è il primo romanzo di Sabrina Vitiello
L’autrice è molto legata ai valori dell’eco-sostenibilità, e in questa sua opera decide di parlarne raccontando la vita di Francesca, un giovane ingegnere che si ritrova a Napoli, sua città natale lasciata anni prima per lavoro, per affrontare l’emergenza rifiuti.
Francesca, costantemente in bilico fra autobiografismo e fiction, è uno specchio in cui ogni cittadino può riflettersi.
L’immagine che viene restituita non è però così scontata come ci si potrebbe aspettare.
Il senso profondo del libro, la capacità di “uscire dalla pagina” per trasporsi nella vita reale è rappresentato anche attraverso Home&More,
progetto più ampio che ha come mission la sensibilizzazione al concetto di eco-sostenibilità come stile di vita quotidiano.
INDAFFARATI
Un atto di fiducia verso le nuove generazioni
Conversazione con Filippo La Porta
Primo incontro della rassegna letteraria
IL RISCHIO DEI POSTICIPI (E DEGLI ANTICIPI)
curata da Nando Vitali, Maria Rosaria Vado,
Carlo Ziviello, Davide D’Urso, Sabrina Vitiello
Parte martedì 19 aprile alle ore 17,30 il primo incontro della rassegna letteraria
IL RISCHIO DEI POSTICIPI (E DEGLI ANTICIPI)
Il critico letterario Filippo La Porta converserà con lo scrittore Nando Vitali sul tema: Gli indaffarati.
Un atto di fiducia verso le nuove generazioni.
Nella mutazione in atto non solo le nuove generazioni ma ciascuno di noi è continuamente “indaffarato”,
intento a inviare o decifrare ansiosamente un messaggio, a dialogare e informarsi, a connettersi full time,
a verificare una notizia, a cercare un riscontro, a controllare una citazione.
Da un lato rischia così di perdere la fondamentale esperienza della solitudine e dell’ozio contemplativo
(la sua stessa libertà ne viene limitata: non è più “libero” di annoiarsi o perfino di dimenticare qualcosa…),
subisce ritmi imposti dall’esterno diventando un “forzato” della comunicazione,
si disperde in un caleidoscopio di identità provvisorie, è sempre altrove.
Però dall’altro si mostra “indaffarato” anche perché impegnato nel fare concreto,
nello scambiare e nel condividere, nel collaborare e nel cooperare,
nel mettere in pratica le proprie idee, nel tradurre le parole in stili di vita.
Filippo La Porta (Roma, 1952) collabora a quotidiani e riviste,
tra cui il Domenicale del “Sole 24 Ore”, “Il Messaggero”, “Espresso”, “XL” di “La Repubblica”,
“Left”, “ACHAB scritture solide in transito”.
Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi: La nuova narrativa italiana (Bollati Boringhieri, 1995),
Maestri irregolari (Bollati Boringhieri, 2007),
Dizionario della critica militante (firmato insieme a Giuseppe Leonelli, Bompiani, 2007),
È un problema tuo (Gaffi, 2009), Meno letteratura, per favore! (Bollati Boringhieri, 2010),
Un’idea dell’Italia. L’attualità nazionale dei libri (Aragno, 2012). Il suo ultimo libro, pubblicato per Laterza nel 2014, è Roma è una bugia.